L’artista ha scelto i luoghi vissuti quotidianamente durante la sua infanzia e la sua adolescenza e adesso, integrandoli con le sue opere, invita il pubblico a prendere tempo, a osservare le sculture per scoprirne le connessioni e scorgerne i dettagli: superfici di bronzo, maiolica invetriata, significati nascosti e metafore.

La mostra suddivisa in due parti: la più “intima”, riguarda gli interventi sulle terrazze di alcuni edifici privati, come il giardino pensile di palazzo Impellizzeri, dove le opere sono fruite dal pubblico dal piano stradale. Un invito a scrutare.

L’altra parte dell’esposizione ospitata nei “bassi” di palazzo Nicolaci e nel Museo Civico, due installazioni site-specific, con opere in bronzo, terracotta e maiolica e una video installazione sull’impatto dell’uomo sulla variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici in cui essi vivono.